Recensioni Album: Unbreakable di Janet Jackson





Quest'anno insieme a Madonna, un'altra icona del panorama musicale con alle spalle ben più di 30 anni di carriera è tornata con un nuovo progetto discografico, stiamo parlando di Janet Jackson e del tanto atteso Unbreakable. L'undicesimo album in studio di Janet arriva dopo ben 6 anni dalla dolorosa morte del fratello e del GH Number Ones, ma precisamente parlando, la sorella del re del pop non ha inciso nuovo materiale inedito per ben 7 anni da quando venne rilasciato nel 2008 Discipline che causò la rottura con la Island Records per via del moderato riscontro commerciale.









Unbreakable è il primo album ad essere forgiato dalla "Rhythm Nation" etichetta indipendente creata dall'artista stessa di cui il nome prende ispirazione dall'omonimo famigerato disco di successo del 1989, Rhythmn Nation: 1814, inoltre Janet per la prima volta in quasi dieci anni, torna a collaborare con i suoi storici produttori Jimmy Jam & Terry Lewis.

Con questo nuovo disco, la Jackson abbandona le tematiche legate al sesso che avevano caratterizzato i suoi ultimi lavori per tonare ad abbracciare quelli sociali già affrontati in precedenza e soprattutto ritorna a dimostrare il suo lato artistico più introspettivo già svelato in passato negli storici Rhythm Nation e The Velvet Rope.

Commercialmente parlando il disco senza il minimo supporto di una hit nel territorio a stelle e a strisce debutterà direttamente alla prima posizione, mentre nelle classifiche europee sarà molto più basso. Soddisfacenti sono anche le recensioni da parte della critica che ha considerato questa ultima fatica della Jackson come uno dei suoi migliori prodotti discografici incisi in questi ultimi anni. Il disco è supportato dal "Unbreakable World Tour" tournée mondiale iniziata verso fine agosto che farà il giro del Nord America e dell'Europa.

Dopo questa piccola premessa andiamo verso il punto focale: è veramente un ritorno coi fiocchi Unbreakable di Janet Jackson? La riposta sta nella nostra recensione.

Unbreakable è un lungo viaggio musicale composto da ben 17 tracce che inizia cosi:



1. Unbreakable (Janet Jackson, Jimmy Jam & Terry Lewis)



Oltre ad essere il brano che da il nome il disco, Unbreakable funge anche da opening track. La traccia è un ringraziamento verso i fans e tutte quelle persone che l'hanno seguita e supportata durante tutto il percorso della sua lunga carriera e lo fa con parole che arrivano direttamente al cuore "Truth is that I wouldn’t be here without the love I stand on" - "La verità è che non sarei qui senza l'amore a cui mi affido"- intona la Jackson "Anytime I get lost in the world
You’ll always be there To care and share
In the joy and the pain, oh
Our love won’t change, Cause our love is Divine and It's Unbreakable
" - Ogni volta che mi trovo dispersa nel mondo, voi sarete sempre lì pronti ad essere solidali e condividere la gioia e il dolore, oh il nostro amore non cambierà, perché è divino ed è indistruttibile".

Questo tributo ai fans è una mid-tempo R&B caratterizzata da uno stile elegante del tutto anni 90.

Il brano è stato rilasciato come singolo promozionale.








2. BRUNITUP! ft Missy Elliot (Dem Jointz, Janet Jackson, Jimmy Jam)



Dopo una dolce mid-tempo ecco che arriva una up-tempo dal ritmo calzante pronta a farvi scatenare a più non posso, stiamo parlando di BURNITUP! che vede la partecipazione della regina dell'hip-hop Missy Elliot. Questo pezzo dove sentiamo Janet esortare il DJ di alzare il volume poiché ha voglia di ballare come se nessuno la stesse guardando, è un degno erede delle sue up-tempo passate come Feedback, All Nite e So Exited.

Ma nonostante il beat travolgente è la qualità che ci offre la Jackson, questo brano sembra avere poco appeal commerciale se viene paragonato a ciò che ci viene proposto dalle radio al mondo oggi.

BURNITUP! è il secondo singolo estratto dal disco ed è stato remixato dal noto Naughty Boy, inoltre è la traccia d'apertura dell'Unbreakable Tour.








3. Dammn Baby ((Dem Jointz, Janet Jackson, Jimmy Jam)



Come terzo brano Janet ci propone un'altra up-tempo ma a differenza della prima traccia questa si presenta più organica e catchy! In questo pezzo Janet parla di se stessa e del suo passato dicendo che non si è mai pentita di essere originale e di essere sempre stata fiera di sé stessa:



"Ya same ol' song , Is draggin me down 

Not good for my body, Change it up 

Cuz it ain't nothing like, Having your own ID 

My lanes been stuck, I've never been afraid 

To swich oh no not me, And they show me love 

For being original"



Questo brano ha delle ottime chance per poter conquistare le radio Urban statunitensi poiché è molto attinente ai gusti contemporanei.



4. The Great Forever (Janet Jackson, James Harris III, Terry Lewis)



Ecco che finalmente arriva uno dei pezzi più riusciti del disco, stiamo parlando di The Great Forever, mid-tempo in cui Janet parla di un amore finito e che la rottura non ha avuto nessuna ripercussione sulla sua vita attuale perché la star si è lasciata dietro tutto alle spalle e non gli importa di quello che pensa il suo ex ma solo di vivere al meglio la sua vita:



"It might sound strange to you, What you think it don't mean nothing at all, Doesn't change who I am, Doesn't change who I love"



La Jackson potrebbe fare una grande sorpresa ai suoi fans se sceglie di estrarre questo brano come singolo.



5. Soulda Know Better (Janet Jackson, James Harris, III Terry Lewis)



Dopo aver parlato un po' di sé stessa l'artista decide di trattare delle tematiche sociali esortando il pubblico di interessarsi a cosa sta accadendo nei gironi nostri e di essere parte di una rivoluzione che potrà cambiare il mondo perché non dobbiamo essere etichettati come dei bambini ingenui:



"Part of the revolution,0 Ready for real solutions, We won't accept excuses, We tolerate no abuses
Cause I don't want my face to be, That poster child for being naive
Why why why why, I guess I shoulda known better"




In questa canzone troviamo l'alternanza tra versi calmi e quieti e ritornelli dalle forti influenze EDM.



6. After You Fall (Janet Jackson, James Harris III, Terry Lewis)




Ecco che ci troviamo una ballata decisamente intensa suonata solamente al pianoforte caratterizzata dalla voce sottile della Jackson.

Certamente è un brano autobiografico che narra dei varie problematiche che la star ha affrontato: come la dolorosa morta del fratello, l'affronto subito dai mass media per via dell'incidente al Super Bowl e le varie rotture amorose. In questo pezzo riesce a farci trasmettere la tristezza e la solitudine provata in quei momenti di sconforto.



7. Broken Hearts Heal (Janet Jackson, James Harris III, Terry Lewis)



La settima traccia del disco inizia in modo decisamente "scheletrico": solo con la voce di Janet, una tastiera e una grancassa. Man mano che il brano persegue il ritmo continua a crescere con l'aggiunta di ulteriori elementi fino al ritornello finale dove esplode con velature dance anni 70.

La canzone è un tributo al caro fratello Micheal Jackson che lo ringrazia per le belle esperienze trascorse con lui durante l'infanzia e nella band i Jackson 5, fortemente esplicita nel testo è la sofferenza e la mancanza provata da quando se ne andò prematuramente:



"It was in summer that you left me, The fall and winter never felt so cold
And Lord knows words can never express it, Life feels so empty, I miss you much, Painful tears like never before, We can't laugh together till we cry
But our love's ain't no material thing
Inshaallah, see you in the next life"




8. Night  (Janet Jackson, James Harris III, Terry Lewis)



Dopo una mid-tempo e una ballad profonde dal testo triste, ecco arrivare una up-tempo pronta a farci dimenticare tutta l'agonia passata, stiamo parlando di Night, una traccia house-electro molto stile anni 90 caratterizzata dalla voce sussurrata e ansimante di Janet.

Nel testo vediamo l'artista piena di positività, voglia di vivere e di credere nell'amore per scacciare i cattivi pensieri. Appositamente creata e ideata per il pubblico LGTB e i frequentatori delle discoteche, se venisse rilasciata come singolo potrebbe ottenere ottimi risultati nelle chart dance, specialmente nella Hot Dance Club Song.



9. No Sleeep ft J. Cole (Janet Jackson, James Harris III, Terry Lewis)



In No Sleeep, lead single estratto dal disco, vediamo Janet collaborare con il rapper J. Cole per proporci una tranquilla strom-ballad che tratta delle aspettative erotiche di entrambi gli amanti verso l'uno con l'altro nel momento della riappacificazione, L'atmosfera minimal della produzione può essere considerata come una continuazione delle tipiche slow jams trovate nei famosi janet. e The Velvet Rope.

La solo version del brano e stata rilasciata il 22 giugno e fu la prima volta in cinque anni che la Jackson proponeva nuova musica, il mese successivo e stata pubblicata l'album version con la presenza di J.Cole. No Sleeep arriva alla #63 della Hot 100 e raggiunge la vetta della Adult RnB Song. Seppur la canzone abbia delle buone qualità, non ha carte in regola per essere utilizzata come lead single poiché è fin troppo debole e non cattura al primo ascolto a differenza di molte altre tracce presenti in questo album.








10. Dream Maker/Euphoria (Janet Jackson, James Harris III, Terry Lewis)



Dopo il primo singolo, ci troviamo ad una piacevole e scorrevole album filler che funge da musica da sottofondo per portarci alla scoperta della seconda parte del disco.



11. 2 B Loved (Janet Jackson, James Harris III, Terry Lewis)



La seconda parte del disco inizia con un'altra album filler intitolata 2 B Loved, dove notiamo una Janet più romantica e spensierata tendente al Pop. Il pezzo tratta della necessità di essere amati perché tutti siamo fatti per esserlo. Nel brano non passano inosservato i primi versi che richiamano The Velvet Rope:



"Everybody wants to be needed, Everybody needs to feel loved"



12. Take Me Away (Janet Jackson, James Harris III, Terry Lewis)



Dopo delle album filler decisamente poco di spessore ecco che il disco incomincia ad animarsi con Take Me Away, una traccia decisamente molto catchy, pop e orecchiabile che riesce subito a conquistarti al primo ascolto. Ancora una volta, come già succede in Night, notiamo quella Jackson piena di positività e con la tanta voglia di essere amata.



13. Promise (Janet Jackson, James Harris III, Terry Lewis)



Questa Promise dalle sonorità sobrie, scure e latine sembra una vera e propria traccia completa ma ahimé è solo un piccolo Interlude per dar spazio a....



14. Leasson Learned (Janet Jackson, James Harris III, Terry Lewis)



Leasson Learned è caratterizzata da quelle sonorità di chitarra che creano quella atmosfera latina ed intima già iniziata in precedenza con Promise. Nel brano questa volta la Jackson si mette in posizione a favore delle donne, specialmente quelle di colore, che in passato nella storia della società degli Stati Uniti sono state vittime di abusi, affronto e ostilità a causa del razzismo e della predominanza maschilista.

Il testo narra la storia di una donna che viene violentata brutalmente dal proprio marito e che grazie a questa brutta esperienza la donna ha imparato una "lezione" fondamentale della vita: quella di essere più forti per poter andare avanti in certe circostanze:



"Nights are long, The pain so strong, After all the lessons learned, Don't know which way she should turn, What makes her want to stay, So strong."



15. Black Eagle (Janet Jackson, James Harris III, Terry Lewis)




La Jackson qui descrive il simbolo di quest'era discografica, avete mai notato quell'enorme aquila nera che dispiega le sue ali all'interno del booklet e nell'atto di apertura della tournée mondiale? Ebbene si, la mascotte di questo disco è proprio quella. La leggendaria "Aquila Nera" rappresenta la rinascita, la forza e la libertà e viene descritta come il forte e potente re del cielo che veglia sopra di noi con i suoi occhi attenti e vigili, non lo potrai mai sapere a meno ché non sei stato tra quei cieli incontrastati:



"Do you know about the black eagle
Let me tell you about the black eagle
Strong and powerful king of the sky
Protecting all things with his watchful eyes
Faithful creature to the most high
What are the visions that he holds"




Il pezzo può essere interpretato come una messaggio di solidarietà a tutti quelli che si sentono soli, emarginati ed indifesi.

La produzione è molto interessante: all'inizio si presenta molto spoglia, ma man mano che ci avviciniamo verso il finale crescono dei beat avvolgenti.



16. Well Traveled (Janet Jackson, James Harris III, Terry Lewis)



Well Traveled è la traccia dalle sfaccettature orientali, country e folk, che inizia a potarci verso la chiusura del disco.

Il pezzo è un inno alla vita che secondo la diva viene descritta come un viaggio:



"I don't know where this journey will end, Cause the world keeps calling me
At home people embrace me as a friend
And I'm loving all the energy" - "
Non so questo viaggio quando avrà fine perché il mondo continua a chiamarmi, a casa le persone mi abbracciano come se fossi una amica e amo tutta quella energia", intona la Jackson piena di vitalità ed energia.

Nel brano non passano inosservati quel "eh" "oh" che rimangono subito in testa.



17. Gon B Alright (Janet Jackson James Harris III Terry Lewis)



Unbreakable termina con un edificante e classico tributo al vecchio genere musicale degli anni 70 che contraddistingueva la vecchia band dei fratelli Jackson, il Motown.

Di nuovo, Janet riconosce l'importanza di ciò che le persone si dedicano nella loro vita e nella lotta contro il pessimismo e il cinismo.

Lo stile musicale caratterizzato dall'accompagnamento funky e dallo scambio vocale tra la voce maschile e femminle sono un vero e proprio tributo alla nota band funky degli anni 70 di San Francisco "Sly in The Family Stone".



Tirando le somme, possiamo confermare che Unbreakable è un bel prodotto targato Janet Jackson, rimanendo fedele a se stessa è riuscita a creare delle meravigliose atmosfere dalla grande capacità di riuscire a portarci indietro nel tempo ma anche qualcosa di alternativo appetibile ai gusti dei nostri giorni. Ad differenza dei precedenti lavori Danita Jo e Discipline, vediamo una Jackson più introspettiva e sensibile che lascia da parte l'erotismo e il sesso per lasciar spazio all'amore e alle tematiche sociali, impugna la penna per parlare di se stessa, delle sue esperienze più traumatiche e di come ha raggiunto la serenità, un album ideato per i suoi fans più accaniti che potranno ritenersi del tutto soddisfatti!

Che dire un vero ritorno in grande stile per una delle maggior esponenti del R&B e Hip-Hop contemporaneo che dopo 7 anni di silenzio e una carriera di 33 anni alle spalle riesce ancora a crearsi quel posticino nel panorama musicale.



Le tracce migliori del disco: The Great Forever, Take Me Away, Night, Shoulda Know Better, Dammn Baby, BURNITUP!, After You Fall, Lesson Learned, Well Traveled












Voto dallo staff di Booklet: 




70/100



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